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LA MISURA

Un viaggio per affrontare la paura del vuoto, tra teatro, di figura,
prosa e rap.

Progetto e regia: Eduardo Di Pietro

Con: Martina Di Leva, Marco Montecatino

Marionetta, costumi, elementi di scena: Barbara Veloce
Progetto sonoro: Tommy Grieco
Light design: Andrea Iacopino
Comunicazione:
Giulia Esposito

Uno spettacolo di: Collettivo lunAzione

Con il sostegno di: (H)earth (Teatri Associati di Napoli), Teatro Elicantropo, Pim Off, Teatro Civico 14  

Consulenze di: Nadia Milani, Rosario Diana

SCHEDA ARTISTICA

Nella primavera del 2018 i giornali raccontano di un uomo modenese che a 82 anni si laurea in Filosofia: si tratta di Italo Spinelli, un appassionato dipendente FIAT in pensione. Dopo 52 anni di matrimonio, la moglie Angela è venuta a mancare e da allora Italo non ha più avuto pace: «ho cominciato a chiedermi: “La rivedrò?”, “Dove è finita?”. O ancora: “Ce l’abbiamo davvero un’anima?”». Angela manca troppo e Italo desidera trovare delle risposte. Prende così a seguire i corsi online dell’Università di Macerata. Il percorso accademico, pretesto per addomesticare il dolore, diviene un’opportunità per misurarsi con gli interrogativi della finitezza umana.

La vicenda reale di Italo Spinelli ispira Marco, l’attore che lo porta in scena per compiere un duplice viaggio: quello dell’anziano studente, un improbabile Orfeo che ricerca l’amata nei meandri della filosofia, e quello di Marco stesso, che forse prova solo a raccontare una personale esperienza di dolore. Sulla scena Italo ha la forma di una marionetta ibrida a taglia umana: i suoi interrogativi sull’anima riecheggiano così in Marco, il suo animatore, assistito da un’attrice. Con La misura il teatro di figura, la prosa e il rap si combinano per dimostrare giocosamente l’indimostrabile: che nel
microcosmo della scena, l’anima si manifesta in varie forme, senza ombra di dubbio.

Claudio Finelli , Corriere Spettacolo

«La Misura è un commovente e intenso lavoro drammaturgico di Eduardo Di Pietro che, oltre ad essere autore del progetto ne dirige la messinscena in maniera fluida e puntuale, una messinscena particolare e originale, pensata per una marionetta ibrida a grandezza naturale – eccellente opera di Barbara Veloce – e due bravissimi attori/animatori, Martina Di Leva e Marco Montecatino, quest’ultimo in grado di coinvolgere e dettare ritmo allo spettacolo con le frequenti apprezzabili esecuzioni di brani rap.»

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